L’associazione europea del turismo (ETOA) chiede una risposta urgente ad autorità locali e nazionali

 

Il turismo culturale rappresenta il cuore dell’offerta turistica e dell’economia europea e sta fronteggiando uno sforzo senza precedenti, commenta ETOA.

Due sono le aree di competenza di autorità locali e nazionali dove si potrebbe intervenire in maniera immediata:

Musei nazionali e attrazioni. Operatori che hanno già prepagato l’accesso a musei nazionali e attrazioni stanno subendo perdite finanziarie notevoli in un momento dell’anno in cui gli introiti sono a rischio. Rimborsi e note di credito dovrebbero essere permessi e incoraggiati tra i siti di attrazione turistica. Ritardi continui stanno mettendo a rischio posti di lavoro. Laddove la domanda persiste e i musei rimangono aperti al pubblico, il sistema dovrebbe ‘riciclare’ le cancellazioni in maniera più efficace. Ad esempio, Coop Culture è impossibilita a variare i termini di emissione dei biglietti per il Colosseo senza il consenso del MiBACT. Nel frattempo, l’impatto economico è drammatico per coloro con interi inventari di biglietti prepagati e non utilizzati.

Accesso cittadino ai mezzi di trasporto turistici. Occorrerebbe sospendere con effetto immediato tutte le imposte di accesso ai centri storici a carico delle compagnie di trasporto private che portano visitatori nelle destinazioni europee, come ad esempio la ZTL in Italia. La domanda non è scomparsa. Il trasporto pubblico è considerato molto piu’ rischioso in termini di sanità pubblica, mentre i mezzi privati a bassa emissione rimangono inutilizzati. Le attività imprenditoriali che continuano ad operare secondo le guide governative hanno bisogno di tutto il supporto possibile.

Tom Jenkins, CEO a ETOA ha dichiarato: “Il turismo è uno dei settori che maggiormente creano impiego in Europa, assorbendo velocemente posti di lavoro in un’economia post crisi. Le attrazioni culturali e le loro destinazioni dipendono dalle entrate derivanti da visitatori e hanno bisogno di cooperare con gli operatori del settore per prepararsi alla ripresa. Gli operatori stanno affrontando un periodo di rischio finanziario a breve termine senza precedenti: è essenziale per noi supportare la fase di recupero in vista del ritorno della domanda. Le misure restrittive verso i veicoli turistici sono spesso controverse – sotto le circostanze attuali indubbiamente autolesioniste. Le autorità locali e nazionali devono provvedere subito alla sospensione.”